Conturbabimus illa (ndr. mescoliamo tutto) - direbbe alla sua Lesbia un giovanissimo Catullo - e troveremo gli ingredienti fondamentali di Ragazzini di Enrico Maria Falconi: ci troveremo uno spaccato dell'Italia che ricomincia a credere in se´ stessa, in quel ventennio di rinascita che partendo dal boom economico degli anni Cinquanta e attraversando gli anni ruggenti arriva fino all'opacita` dei Settanta, anticamera plumbea di una modernita` tanto attesa quanto deludente. Ci ritroveremo una pie`ce teatrale che sperimenta molteplici toni: dalle sinfonie romantiche, ai toni brillanti della comicita`, sempre pronta a virare inaspettatamente verso il poetico, il surreale, l'onirico, con tutti i toni che sono propri della vita di tutti i tempi, di tutti i mondi, di tutti i ragazzini possibili. Perche´ la vita e` una giostra, tonda e maestosa proprio come quel grande cerchio che troneggia ammiccante nei manifesti avveniristici del Kursaal di Ostia. E sulla giostra ci sali di slancio, con l'entusiasmo della prima corsa, ma anche con la paura di chi non sa quando avverra` l'ultimo giro. D'altronde la vita raramente e` un hotel a cinque stelle - ma neanche a tre a pensarci bene -, la vita e` come una pensione di periferia: ti ci arrabatti, ci fatichi, ci incontri i soliti avventori e - per non far problemi - cerchi pure di viverci assieme, ma in fondo non ti piace e se potessi cambieresti tutte le tovaglie e i tavolini e pure l'insegna, poi pero` ti rassegni, salvi il salvabile e ti ci adatti e basta. La vita troppo spesso la si sopravvive, sotto gli occhi buoni di un fraticello di borgata, che non si prende mai troppo sul serio ma che pure e` sempre capace di donarti una buona parola, di trovarti una preghiera da recitare la sera. Certo, a volte anche lui regge poco e si ubriaca, forse perche´ persino lui non si capacita e non capisce fino in fondo e si sfoga parlando troppo, perche´ la parola lo si sa da secoli che salva la vita. Infatti, laddove non arriva la vita ci arriva l'arte e per un ogni dio che delude c'e` sempre un artista pronto con tutti i fili in mano; per la sua opera e` lui il grande puparo, quello che puo` reinventarsi la storia tante volte, tagliare il brutto e preferirvi il bello, trasformare in realta` tutti i sogni e trasfondere in un nuovo inizio ogni fine poco gradita. Perche´ la prima forma di arte e` quella del raccontare e, attraverso mille storie, del raccontarsi a chiunque sia disposto a starti ad ascoltare. Un rondo` amarcord in cui tutti gli uomini possono veder tradurre in paradigmatico l'individuale, innalzare fino al sublime il particolare e ripercorrere la piu` anonima delle vite come se fosse speciale. A cosa servirebbero senno` gli occhi di Risi o di Fellini e le pose di Toto` o della Magnani e finanche le foto tenere e smaliziate di un'aspirante attrice che - brava o meno che sia - con la sua luce ti illumina le giornate? Perche´ l'arte e` panacea, e` miele sull'orlo della coppa, e` rimedio dell'errore e perche´ non c'e` attore piu` grande di quello che ridia vita a una stella, a quella stessa stella che la vita l'ha abbandonata prima ancora che essa potesse essere vissuta.Esterina Guglielmino
ISBN: | 9798441314244 |
Publisher: | Amazon Digital Services LLC - Kdp |
Imprint: | Independently Published |
Published date: | 28 Mar 2022 |
Language: | Italian |
Number of pages: | 110 |
Weight: | 272g |
Height: | 279mm |
Width: | 216mm |
Spine width: | 6mm |